martedì 16 aprile 2013

Un po' di fisiologia

Rieccomi non appena tornato dal "luca's pub" un karaoke a torino. Belle le sensazioni di avere un pubblico davanti ai tuoi occhi,bello sentire gli applausi e quel qualcosa che ti trasporta,tra incertezze e paura di sbagliare, a concludere la tua performance. Anche questa sera, seppur per 10 minuti mi sono goduto il mio momento di gloria!
Ma ora parliamo ancora un po' di me. Sono un ragazzo,alto magro, che lavora e da settembre comincerò scienze della mediazione interculturale. Ho anche intenzione di studiare come tecnico del suono. Vengo da una famiglia difficile,con problemi,i miei separati, padre assente e scorbutico,madre interessata più alle sue telefonate e a trovare un uomo che alla propria casa,sorella isterica per la situazione familiare. Bella vita eh? Aggiungiamo pure i problemi economici..ma tralasciamo. Forse tutte queste situazioni hanno fatto della mia voce quella che è oggi. Perché il canto e sentimento,emozione,trasmettere un qualcosa. Non è un lavoro,non è complicato. È essere naturali. Prima del canto trovo utile eseguire dei vocal warm ups o ,in parole semplici, riscaldare la voce. Diciamo quasi che dobbiamo come entrare nella modalità canto,che è differente dal parlare. Le corde vocali se qualcuno di voi ha mai visto uno dei numerosi video su youtube, sono due lembi tendìnei che si avvicinano e allontanano..come si dessero dei bacetti (dice la mia insegnante di canto) e al passaggio dell'aria vibrano generando la nostra voce. Inoltre sono ricoperte da mucosa e questa mucosa le protegge. Tutto il nostro intestino e organi interni sono rivestiti da mucosa che ha compito di rivestire e proteggerli. Quando noi utilizziamo male la nostra voce andiamo con il tempo a rimuovere questa mucosa e così le corde vocali si infiammano. Quindi risulta molto importante non esagerare nella produzione di suoni eccessivamente "violenti"(forti).
Dai polmoni alle corde vocali:
  1. La forza che produce la voce e il canto è la forza dei muscoli della cassa toracica. Essi, contraendosi, comprimono i polmoni, e generano quindi un flusso d'aria continuo che dai polmoni risale lungo la trachea. Fino a questo punto nessuna onda sonora è ancora stata generata, ed il flusso d'aria è simile al flusso espiratorio.
  2. Verso l'estremità superiore della trachea l'aria si infrange contro una sorta di "tendina" (le cosiddette corde vocali, anche la loro forma è più quella di pieghe vocali) la cui forma ed apertura è regolabile attraverso un complesso sistema di muscoli. A riposo le corde vocali sono in posizione "aperta" (vedi figura), consentendo il passaggio dell'aria per la respirazione. Quando vengono tese dai muscoli si chiudono in misura variabile, restringendo il passaggio.
  3. Il flusso continuo d'aria che urta le corde vocali subisce un improvviso aumento di pressione, ma, quando la pressione è sufficiente a contrastare la tensione delle corde, si ha il passaggio improvviso dell'aria dalla fessura, con un corrispondente improvvisa diminuzione della pressione per il principio di conservazione dell'energia, 
  4. il periodo di una singola oscillazione, da questo punto in avanti, si instaura nelle corde vocali, e nella colonna d'aria che le interessa. Il meccanismo quindi è del tutto analogo a quanto accade negli strumenti a fiato attraverso l'imboccatura e lelabbra  dell'esecutore o l'ancia.
  5. La frequenza del suono prodotto dipende quindi, in ultima analisi, dalla frequenza di oscillazione delle corde vocali, la quale, a sua volta, dipende dalla loro tensione, dalla loro densità, e dalla loro lunghezza. Nei maschi adulti le corde vocali sono lunghe circa 17-25 mm, mentre nelle femmine circa 12.5-17.5 mm, il che spiega la differenza di tessitura tra maschi e femmine rispettivamente attorno a 125 Hz e 210 Hz. In genere comunque la voce umana va dai 3000 agli 8000 Hz quando si canta. Questo quindi è un dato da prendere in considerazione nella scelta di un buon microfono. Maggiore e la differenza tra minima e massima di frequenza e migliore sarà la qualità del nostro microfono.  Possiamo inoltre notare se guardiamo attentamente la figura, che sopra la cavità nasale si trova il seno sfenoidale. Proprio per questo motivo, spesso quando cantiamo ci sentiamo rilassati..tranquilli ...felici. Perché vibrando la cavità nasale al seguito dell'emissione sonora, vibra anche il seno sfenoidale che induce la naturale produzione di endorfine che appunto danno la sensazione di benessere. Non è a caso che nel pronunciare il mantra indiano aum si stimoli proprio questa vibrazione. Ecco quindi perché cantare fa bene, rilassamento endorfine ecc. ecc. Spero di essere stato abbastanza esauriente nella parte tecnic. Ora per me e giunto il momento di coricarmi. Un abbraccio ! Ciao canterini

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